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Un Messaggio Eterno per il Nostro Tempo

L a Laudato si' oggi: Un Testamento che Risplende Ancora H o appena finito di rileggere l'enciclica Laudato si' di Papa Francesco. E sì, lo so, molti dei concetti mi erano già familiari, in un certo senso li "sapevo" già. Eppure, ripercorrere le sue parole oggi, dopo la sua scomparsa, ha avuto un impatto profondamente diverso su di me. È come se questo testo, già così potente e profetico, si fosse trasformato in un vero e proprio testamento, un monito che risuona ancora più forte nel silenzio che ci ha lasciato. U n'Ecologia Integrale Che Parla Ancora Forte Ciò che mi ha colpito maggiormente, forse con una consapevolezza ancora più acuta rispetto al passato, è stata la sua lucida e coraggiosa analisi sul paradigma tecnocratico. Papa Francesco non demonizza la tecnologia, ci mancherebbe! Anzi, riconosce il suo potenziale. Ma ci mette in guardia con una chiarezza disarmante su come, se non è accompagnata da un profondo senso etico e dalla responsabilità verso il...
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La Casa sul Mare Celeste

L a Casa sul Mare Celeste  Un libro che mi ha sorpreso: La casa sul mare celeste P remetto che il fantasy, così come la magia, non mi hanno mai appassionata. Non ci credo, o forse solo quel tanto che basta per lasciarmi incuriosire. Ed è proprio grazie a quel piccolo spiraglio di curiosità che ho deciso di leggere La casa sul mare celeste di TJ Klune. M i sono ritrovata immersa in una storia che va ben oltre il semplice concetto di magia. Questo romanzo parla di accettazione, di famiglia nel senso più autentico e profondo, e di come l’amore possa sbocciare nei luoghi più inaspettati. La scrittura è delicata e immersiva, capace di trasmettere un senso di calore e meraviglia. A lla fine, ciò che mi ha conquistata sono stati i personaggi, ognuno con la propria unicità e profondità, e le ambientazioni da sogno, che sembrano quasi sospese tra realtà e fantasia. Nonostante il mio iniziale scetticismo verso il genere, ho trovato in questo libro qualcosa di speciale: un racconto che scalda...

Ogni prigione è un'isola, Daria Bignardi

O gni prigione è un’isola – Un libro che lascia il segno La copia del libro di Daria Bignardi  H o letto Ogni prigione è un’isola di Daria Bignardi tutto d’un fiato. Questo libro mi ha colpito profondamente, non solo per il tema trattato, ma per il modo in cui l’autrice riesce a raccontare l’umanità dei carcerati. Tra le pagine emerge una sincerità che raramente si riesce a cogliere: dietro le sbarre si nascondono fragilità, speranze, dolori e, in alcuni casi, un'inaspettata innocenza. Non è solo un racconto di prigionia, ma anche di redenzione e di storie che meritano di essere ascoltate. La Bignardi dipinge un quadro intenso, dove le emozioni si mescolano con la realtà della detenzione, e dove l'empatia del lettore cresce pagina dopo pagina. Leggerlo è stato come entrare in un mondo chiuso eppure incredibilmente umano, fatto di destini segnati ma anche di spiragli di luce. Se cercate un libro che vi coinvolga e vi lasci qualcosa dentro, Ogni prigione è un’isola è una scelta c...

Giuseppe Pomice, il padre di Maddalena

U n altro personaggio che ho amato molto, ma che ho deciso di dare una fine, farlo passare a miglior vita, è Giuseppe Pomice, nato a Biancapedra il 30 settembre 1926; era il padre di Maddalena. Non contento di fare il carabiniere, aveva lasciato l'arma per lavorare con una cinquantina di pecorelle nella sua terra a Biancapedra. Molto alto, i suoi occhi blu erano severi; uomo autoritario e geloso, specialmente con Maddalena, figlia che in fondo amava molto. Anche dopo l'abbandono di sua moglie Rosaria, era rimasto in quella casa di campagna, e vi aveva vissuto fino alla morte, a 86 anni, dopo un ictus di 24 ore, mel marzo del 2013. Giuseppe aveva amato correre per le vie dell'isola maggiore, con la sua vespa 50 special, fino agli ultimi giorni della sua vita. Ultimamente era stato la disperazione delle sue figlie Maddalena e Pia! L'unica cosa che amava possedere, Giuseppe era la sua Vespa rossa.

Life, di Papa Francesco

L ife, di Papa Francesco. Una storia nella storia. La storia, tra le vicende e le guerre di quel tormentato secolo scorso, di un uomo diventato papa, grazie alla sua semplicità, alla sua fede pura, il suo altruismo senza interessi! Il libro, la mia copia  L' ho letto tutto d'un fiato, questo emozionante libro. Racconta dalla sua tenera età, i tempi della seconda guerra mondiale, degli anni più bui del 1900, fino agli anni 2000; da quando fu vescovo e poi con emozione racconta quando fu nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo Secondo, e alla fine, eletto papa. Ricordo quella sera del 13 marzo del 2013, quando lo vidi per la prima volta: ho pensato "e questo è il nuovo papa, finalmente". Dopo si susseguirono i nuovi pensieri: la sua semplicità disarmante, una sensazione che lui era un papa speciale! E quando sono andata a Lampedusa, a luglio, lo vidi, - da lontano perché ero tra la folla - di presenza! Una dolcezza senza eguali. Da lontano, anche la seconda volta, il ...

L'isola e il Tempo

N on mi ricordo di preciso, forse una svista su internet, di sicuro, qualche storia su facebook o Instagram. Ci ho cliccato e ho letto la trama. L'ho letto tutto d'un fiato, ho passato quel paio di giorni rispecchiandomi, essendo la mia isola, la location del libro! Ma oltre a rispecchiarmi ho viaggiato nel tempo, insieme a Nonò, quel ragazzino che mi ha portato in giro per la mia isola al passato. È stato bello, mi sono divertita, grazie a Claudia Lanteri, che mi ha fatto leggere questo libro che ha scritto, tutto d'un fiato! L'autrice ha descritto l'atmosfera e l'ambiente come fosse una dell'isola, complimenti! Linosani, non linosani, soprattutto amanti della lettura, io vi consiglio questa lettura! L'isola e il Tempo, di Claudia Lanteri, per me è un buon romanzo. La mia copia del romanzo

La madre di Maddalena

Un piatto di pomodori appena raccolti  L a madre di Maddalena  U n personaggio molto cattivo, Rosaria Giglio era nata una bambina dolcissima, nel 1918, ad Algosa; li vi era cresciuta, una fanciulla laboriosa e molto educata; si era sposata con Giuseppe Pomice, era andata a vivere a Biancapedra; era nata Maddalena, dopo cinque anni abbandonò Giuseppe, tornò ad Algosa nella casa dei genitori, portando con sé Maddalena e Pia, nata due anni dopo. Lavorava come contadina, producendo salsa di pomodoro, capperi, lenticchie ed altro ancora, sfruttando la sua odiata figlia Maddalena. Rosaria era una donna diventata triste e cattiva. Aveva maltrattato Maddalena fino al giorno della sua morte, nel luglio 2003. Si era pentita all'ultimo momento, le aveva chiesto perdono al momento sbagliato, forse sua figlia non la sentì neppure.